Dott.ssa Valeria Piro
SETTORI DI INTERVENTO
DISFUNZIONI PAVIMENTO PELVICO MASCHILE
Ebbene sì, anche l’uomo ha un pavimento pelvico, e come tale può andare incontro a disfunzioni tra cui:
- Incontinenza urinaria e fecale
- Stipsi
- Difficoltà erettile
- Urgenza nella minzione
- Dolore pelvico
Le disfunzioni del pavimento pelvico possono derivare da diversi fattori, tra cui quelli di natura fisiologica, che compromettono le normali funzioni del pavimento pelvico. Con l’avanzare dell’età, i muscoli del pavimento pelvico possono perdere elasticità e tono muscolare, influenzando il controllo delle funzioni urinarie, intestinali e sessuali. Attività sportive che implicano sforzi eccessivi, come il sollevamento pesi, possono causare stress sui muscoli pelvici, portando a sintomi come l’incontinenza urinaria e fecale. Interventi chirurgici, come la prostatectomia, possono alterare la struttura e la funzione del pavimento pelvico. Il sovrappeso può esercitare pressione aggiuntiva sui muscoli del pavimento pelvico, contribuendo a problemi di controllo delle funzioni urinarie e intestinali. La stitichezza cronica può causare sforzi eccessivi durante la defecazione, mettendo a rischio l’integrità del pavimento pelvico. Inoltre, la mancanza di attività fisica regolare può ridurre la forza e la resistenza dei muscoli pelvici, compromettendo la loro capacità di svolgere correttamente le funzioni di supporto e controllo.
DISFUNZIONI PAVIMENTO PELVICO FEMMINILI
Le disfunzioni del pavimento pelvico femminile comprendono problemi come incontinenza urinaria e fecale, prolasso degli organi pelvici, dolore pelvico cronico (vulvodinia e dispareunia) e problemi sessuali. Queste condizioni possono essere causate da fattori quali gravidanze, parti, menopausa, obesità, stitichezza e interventi chirurgici. I sintomi possono includere perdite involontarie di urina, sensazione di peso, dolore durante i rapporti o difficoltà nella minzione e defecazione.
Cause comuni
- Gravidanza e parto: il parto, soprattutto se prolungato o con lacerazioni, può indebolire o danneggiare i muscoli del pavimento pelvico.
- Menopausa: il calo degli estrogeni può portare a indebolimento e secchezza vaginale, contribuendo alle disfunzioni.
- Stitichezza cronica: lo sforzo prolungato durante la defecazione può indebolire il pavimento pelvico.
- Obesità: il peso corporeo in eccesso esercita una pressione aggiuntiva sugli organi pelvici.
- Invecchiamento: con l’età i tessuti muscolari tendono a perdere tonicità.
- Fumo: causa di tosse cronica, che può aumentare la pressione sul pavimento pelvico.
- Interventi chirurgici: interventi ginecologici o addominali possono influire sulla struttura del pavimento pelvico.


DIASTASI ADDOMINALE
La parola “diastasi” significa allontanamento permanente di superfici muscolari od ossee normalmente contigue. La diastasi addominale, conosciuta anche come diastasi dei retti addominali, consiste nella separazione eccessiva della parte destra dalla parte sinistra del muscolo retto addominale, le quali si allargano, allontanandosi della linea mediana (o linea alba). Quest’ultima è una sottile banda di tessuto connettivo, priva di nervi e vasi sanguigni, che si sviluppa longitudinalmente da sotto lo sterno fino alle ossa del bacino e che separa i due muscoli retti addominali.
Esiste una forte correlazione tra diastasi addominale e disfunzioni del pavimento pelvico, poiché i due sistemi sono collegati e la debolezza dell’uno può influire sull’altro. La diastasi indebolisce la parete addominale, compromettendo la gestione della pressione intra-addominale, che a sua volta può sovraccaricare e indebolire il pavimento pelvico. Questo può portare a problemi come prolasso degli organi pelvici, incontinenza urinaria e fecale, e lombalgia.
PRE E POST PARTO
Le disfunzioni del pavimento pelvico pre e post-parto possono manifestarsi con incontinenza urinaria e fecale, dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia), prolasso degli organi pelvici e sensazione di peso o fastidio nella zona pelvica. Durante la gravidanza, il peso dell’utero e i cambiamenti ormonali possono indebolire e stirare i muscoli. Il parto, specialmente se difficile, può causare lesioni e traumi alla muscolatura, che possono portare a problemi anche a lungo termine. È fondamentale sottoporsi a valutazione e riabilitazione dopo il parto per ripristinare la corretta funzionalità.
Pre-parto
- Indebolimento: La crescita del feto esercita pressione sui muscoli pelvici, indebolendoli.
- Cambiamenti ormonali: Gli ormoni della gravidanza possono rendere i legamenti e i muscoli più lassi, compromettendo il supporto agli organi pelvici.
- Fattori di rischio: Alcuni fattori come l’età avanzata, il peso elevato del bambino o la sua posizione possono aumentare il rischio di disfunzioni.
Post-parto
- Incontinenza: Perdite involontarie di urina (da sforzo), feci o gas sono comuni a causa dello stiramento dei tessuti.
- Dolore: Dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia) può derivare da lesioni, episiotomie, lacerazioni o tensioni muscolari.
- Prolasso: Un senso di peso o “caduta” nella zona vaginale o rettale può indicare un prolasso degli organi pelvici (es. utero, vescica) dovuto a un indebolimento dei muscoli e dei legamenti.
- Difficoltà nella defecazione: Oltre all’incontinenza, può verificarsi stipsi o difficoltà a svuotare completamente l’intestino.
- Disfunzioni a causa del parto cesareo: Anche un parto cesareo può causare problemi a causa di aderenze o cicatrici interne che coinvolgono la vescica, l’utero o altri organi.
- Effetti dell’allattamento: La prolattina, rilasciata durante l’allattamento, può influire sul recupero muscolare, rendendo i legamenti e i muscoli più lassi.
